30 settembre “L’anime feminili delle fonti”. Sulle orme di Gian Pietro Lucini
“L’anime feminili delle fonti”. Sulle orme di Gian Pietro Lucini
Plesio, domenica 30 settembre 2018
Un’iniziativa di associazione Sentiero dei Sogni con Acqua Chiarella-Sete di conoscenza
Ritrovo ore 12.00 al Palazzetto polifunzionale in via per la Grona 88.
Ore 12.30 – introduzione sul legame tra Gian Pietro Lucini e Breglia (frazione di Plesio) a cura di Pietro Berra, quindi pranzo, preparato dall’associazione Nun de Brea. Il menu a 12 euro include: risotto alla milanese, arrosto o formaggi, braschino di Garzeno (dolce tipico del lago di Como), acqua.
Al termine del pranzo, lettura poetica di Tomaso Kemeney, tra i più rappresentativi poeti italiani contemporanei, nonché uno dei fondatori della Casa della poesia di Milano, città dove Lucini è nato ed è sepolto.
Ore 14.30-17 – passeggiata a Breglia (trasferimento in auto di pochi minuti dal palazzetto dove si pranza). Si parte da casa Lucini, aperta eccezionalmente al pubblico per l’occasione, e si effettua un percorso in piano ad anello di 4 chilometri, che attraversando bellissimi boschi porta prima al Santuario della Madonna del Rosario, quindi alla cappella di San Domenico, punto panoramico tra i più spettacolari del lago di Como. Il percorso, in quattro tappe, sarà accompagnato da una narrazione di Pietro Berra, intervallata da un intervento di Chiara Milani, responsabile scientifica della Biblioteca comunale di Como dove è conservato l’archivio di Lucini, e letture dei poeti Amos Mattio e Paola Pennecchi della Casa della poesia di Milano
“E nei freschi cristalli dei rivoli montani, / sorgevano le chiome color d’acqua a sciorinare al sole / l’anime feminili delle fonti, / l’ardor virile e glauco dei torrenti ad asciugar la barba, […]L’Uomo assicura, per sé, nelle imagini sante / del mondo eterno, eterne create da lui, / volontà e si applaude nelle leggi, nell’arte, / nel dominio sereno, e si specchia / nelli innumeri Miti del Sogno e della Vita”. (Gian Pietro Lucini, da “Revolverate e nuove revolverate”, 1975, postumo).
Gian Pietro Lucini, figura appartata della scena letteraria italiana tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento è stato negli ultimi anni riscoperto e rivalutato come iniziatore delle avanguardie che hanno attraversato il Ventesimo secolo. Un “padre putativo” talmente ironico e dissacrante da apparire superiore e distaccato rispetto a qualsiasi movimento, compresi quelli che alla sua fonte letteraria si sono abbeverati. Scelse come luogo dell’anima e di vita la sua villa di Breglia, sopra Menaggio, non troppo lontana da quella (a Como, frazione Cardina) dell’amico “scapigliato” Carlo Dossi. Si propone una passeggiata creativa alla riscoperta della sua figura umana e letteraria, nonché dei territori della Val Menaggio (in particolare Plesio e Breglia), che gli furono tanto cari.