Ritrovo ore 14:30 allo Spazio Parini
via Giuseppe Parini, 6, Como
Per la “Giornata mondiale del Cuore”
Comocuore organizza, in collaborazione con Sentiero dei Sogni
Passeggiata creativa dal centro di Como all’eremo di San Donato seguendo il corso del torrente Valduce
Tappe: Spazio Parini, terme di Como romana, via Valgioera, ponte medievale in via Bernasconi, eremo di San Donato, azienda agricola San Donato
Conduce Pietro Berra. Interventi poetici di Diego Conticello, Vito Trombetta, Laura Garavaglia e Mirna Ortiz
QUI UN ARTICOLO DI APPROFONDIMENTO DI PIETRO BERRA
«Poi il Cosia con il Valduce e il Fiume Aperto venne deviato per far posto alla Como Romana. Giulio Cesare fu l’artefice di questa grande impresa nel 59 a.c. quando fondò la colonia». Così scrive Giorgio Luraschi, compianto docente di Storia del diritto romano all’Università dell’Insubria e appassionato cultore dell’archeologia locale, nel libro “La Cortesella, il cuore di Como” (1993).
Il Cosia, vuoi perché è il più lungo dei tre corsi d’acqua citati, vuoi perché ha servito l’industria della seta fino ad anni recenti, viene ricordato da tutti, sebbene gran parte del suo corso scorra interrato sotto viale Innocenzo. Il Valduce (Vallum Ducis il nome latino originario), invece, è sconosciuto alla maggioranza degli stessi cittadini lariani, nonostante sia il più citato di tutti i torrenti comaschi, poiché dà il nome all’ospedale e al più recente autosilo che, non a caso, sorgono in prossimità del suo corso. Ma, soprattutto, bisogna ricordare le terme romane di viale Lecco, i cui resti sono visibili (e visitabili) sotto l’autosilo, alimentate proprio dalle sue acque.
Preziosa, sarà, quindi la passeggiata creativa promossa da Comocuore, in collaborazione con l’associazione Sentiero dei sogni, per riscoprire il “torrente dimenticato”. Un modo originale per declinare il tradizionale evento “Il cuore in salita”, nell’ambito delle attività per la “Giornata mondiale del cuore”, e allo stesso tempo valorizzare un pezzetto della Como meno nota, ma ricca di tesori ambientali e storici. “Una vena d’acqua nel cuore di Como. Risalendo il torrente Valduce”, si intitola l’iniziativa, che si terrà domenica 8 ottobre. Il ritrovo è previsto alle 14.30 allo Spazio Parini, in via Parini 6 a Como, seminterrato di un palazzo storico dove, nel corso della recente ristrutturazione, i proprietari Elisabetta D’Apolito e Danilo Lillia hanno opportunamente previsto degli oblò nel pavimento per ammirare la falda acquifera che scorre sotto tutto il centro cittadino e con la quale dovettero “scontarsi” per primi i romani nell’edificazione di Novum Comum.
Da lì si passerà alle Terme romane di viale Lecco e, quindi, si risalirà il corso del Valduce attraverso stradine e mulattiere che collegano Como con Brunate: salita San Donato (all’inizio, sulla destra, si vede una cascata e poi il Valduce passa sotto via per Brunate), via Valgioera (altro punto aperto e ameno del torrente con vicino lavatoio), via Facchinetti, via Bernasconi (dove un ponte medievale scavalca una polla formata dal Valduce) per ricongiungersi di nuovo con la salita San Donato e raggiungere l’omonimo eremo francescano del Quattrocento, ora diviso in appartamenti, dove sarà possibile visitare la chiesa recentemente restaurata dal proprietario, Roberto De Angelis, e anche la grotta in fondo alla quale si ritirò nel XV secolo il beato Geremia Lambertenghi. Conclusione con aperitivo attorno alle 17.30 all’attigua azienda agricola San Donato, dove una coppia eroica (Cristina Battocchi e Mauro Morini) coltiva ancora una parte dei terrazzamenti dei frati. E dove, per finire sempre nel segno delle acqua nascoste ma preziose, si trova la suggestiva fonte, all’interno di una cavità rocciosa, che alimentava il convento medesimo.
Il percorso sarò condotto da chi scrive con interventi poetici nelle varie tappe, cui parteciperanno Diego Conticello (siciliano trasferito a Como come i coloni chiamati da Giulio Cesare all’epoca della fondazione), Vito Trombetta (che alle divinità romane delle acque ha dedicato un intero libro), la presidente della Casa della poesia Laura Garavaglia e Mirna Ortiz dell’associazione Sentiero dei sogni. All’eremo cameo dello stesso Deangelis, poeta e attore, oltre che illuminato proprietario di un bene che generosamente apre al pubblico.
Rientro libero: chi vorrà potrà riscendere a piedi e altri invece, probabilmente, preferiranno salire fino a Brunate e ritornare con la funicolare. Proprio a Brunate, nella zona del cosiddetto laghetto (anch’esso da anni coperto per fare posto a un parcheggio), si trovano le sorgenti del Valduce, che in città passa sotto via per Brunate, via Gorizia, via Zezio, via Dante e via Manzoni, per poi sfociare di fronte alla stazione ferroviaria di Como Lago (si può vedere la foce dalla diga in lungo Lario Trieste, dopo il molo di SantAgostino).
Per meglio comprendere l’importanza del Valduce e dell’impianto termale che alimentava, si rimanda al saggio di G.R. Marini“A Como le terme romane più grandi”, facilmente reperibile online cercando su google. Ulteriori informazioni sulla passeggiata sui siti www.comocuore.org e www.passeggiatecreative.it.